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Torta zebrata vaniglia e tè matcha



Ohayoo amici e bentornati nel mio blog! 😘

Ebbene si, il freddo, quello autentico, è dunque arrivato...e il manuale di sopravvivenza come consiglia di affrontare i gelidi pomeriggi? Ovviamente bevendo un tè caldo accompagnato da un buon dolce! 
Ecco quindi che oggi ho deciso di preparare la torta zebrata alla vaniglia e tè matcha.
Il risultato è favoloso, una torta soffice, profumatissima, un contrasto di sapori dato dalla delicatezza della vaniglia e dal sapore amarostico e un po' pungente del matcha, deliziosa!😊

Ingredienti per uno stampo di 24 cm:
  • 4 uova
  • 250 g di zucchero
  • 250 ml di latte
  • 200 ml di olio di semi di girasole
  • 1 bustina di vanillina
  • 300 g di farina 00
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • 3 cucchiaini di te matcha in polvere
Procedimento: 
In un recipiente montate le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Sempre mescolando unite a filo il latte e successivamente l'olio, quando il tutto risulterà ben amalgamato unire la vanillina, la farina setacciata e per ultimo il lievito.
A questo punto separate il composto in due parti uguali, e in uno aggiungete il matcha setacciato per evitare che si formino dei grumi (i due composti devono avere eguale consistenza, quindi se la parte con il matcha dovesse risultare un po' più densa aggiungete due cucchiai di latte).
Rivestite una teglia con della carta forno, e procedete versando al centro tre cucchiai di impasto chiaro. Sopra di questo aggiungete sempre al cetro tre cucchiai di impasto verde, e procedete così alternando i due impasti fino a che non saranno finiti (dovrete ottenere dei cerchi concentrici).
Infornate in forno preriscaldato a 180° per circa 40 minuti, ma in ogni caso tenete d'occhio la cottura facendo la prova dello stecchino (se bucando la torta con uno stecchino questo uscirà sporco di impasto allora la vostra torta non è ancora pronta...e viceversa).
A cottura ultimata sfornate il vostro dolce e fate riposare un po' prima di servire.

Itadakimasu! 

Spero che questa torta dal sapore un po' insolito sia di vostro gradimento, io devo dire che l'ho amata, amo il profumo del matcha, sicuramente continuerò a sperimentare con il matcha, quindi alla prossima.😘

Sayonara! 

Valentines day in Giappone. L'amore al profumo di cioccolata


Ohayo amici e buon San Valentino!💕



Immagine correlata                  

Come potevo non dedicare un appuntamento speciale alla festa degli innamorati? Soprattutto considerando che in Giappone questa ricorrenza ha delle caratteristiche molto particolari e quasi uniche, quindi let's go!
 
Avete presente fiori, cene romantiche, regali? Bene, dimenticateli! In Giappone San Valentino ha una parola d'ordine: cioccolata! Quando dico "amore al profumo di cioccolata" è da prendere quasi alla lettera, infatti per l'occasione i centri commerciali hanno interi reparti dedicati al cioccolato, e se ne trovano davvero di ogni tipo! Come se questo non bastasse girando per le città sarà possibile imbattersi in bancarelle di cioccolata temporanee...in pratica è il paradiso! 😍
Oltretutto è la ragazza a prendere l'iniziativa, cosa che in occidente è piuttosto rara, bisogna ammetterlo...hanno coraggio!
Tornando alla cioccolata non parliamo certo di semplice cioccolata, infatti per questa ricorrenza in Giappone ne esistono ben due tipi:
  • giri choko, ovvero la "cioccolata d'obbligo". Si tratta di cioccolata piuttosto economica che le ragazze usano donare ai propri amici, compagni di classe e colleghi.
  • honmei choko, quella più importante che si regala al proprio fidanzato o al ragazzo cui si vogliono dichiarare i propri sentimenti. Solitamente è preparata in casa per rendere il dono più prezioso, ma può anche essere acquistato nei negozi ma di marche pregiate e in confezioni molto eleganti.
Non finisce qui. Esattamente un mese dopo, il 14 marzo, in Giappone (e quasi unicamente qui) si festeggia il White Day. Adesso tocca al ragazzo ricambiare regalando alla ragazza della cioccolata bianca (da qui il nome), ma aggiungendo di solito anche altri regali come peluches e gioielli. Unica differenza? Tradizione vuole che il dono sia almeno tre volte più costoso rispetto a quello ricevuto dalla ragazza, e a quanto pare un dono di egual valore starebbe a significare che il ragazzo non ricambia i sentimenti!
E' per questo che amo il Giappone, perchè qui ogni cosa assume tali sfumature bizzarre da restare a bocca aperta! 😍
Vi auguro di trascorrere un San Valentino ricco di amore e cioccolata, e vi do' appuntamento alla prossima! 
Sayonara! 💗

Tamagoyaki: la frittata d'uova giapponese



Ohayo amici e bentornati sul mio blog!😘


Ogni tanto per rompere la routine quotidiana, cimentarsi in qualche bella ricetta è l'ideale, e oggi vi propongo il tamagoyaki, la frittata d'uova popolarissima nella cucina giapponese e, notizia splendida, è anche semplicissima da realizzare!😋
Si tratta di un piatto molto versatile, delizioso gustato da solo servito con salsa di soia oppure nel sushi, ed una delle pietanze che più spesso si trovano nei bento.

(il tamagoyaki versione anime)

In giappone esiste proprio una padella adatta alla realizzazione del tamagoyaki, rettangolare dai bordi alti, ma anche una normalissima padella rotonda andrà bene quindi non formalizziamoci. Unico grattacapo? Arrotolare la frittata...ma diciamo che io in cucina, pur cavandomela piuttosto bene, al momento di adoperare tecniche ben precise divento piuttosto impedita, e per sfornare un tamagoyaki decente mi son serviti due tentativi. In realtà, col senno di poi, è semplicissimo, vi consiglio di guardare qualche video su internet per capire bene la tecnica!😉
Ecco dunque la ricetta!

Ingredienti per 2 persone:
  • 4 uova
  • 1 cucchiaio di salsa di soia
  • 1 cucchiaino di mirin (facoltativo)
  • 1 pizzico di zucchero
Procedimento:
In un recipiente sbattete insieme le uova con salsa di soia, mirin e zucchero.
Prendete una padella antiaderente, ungete leggermente il fondo con dell'olio fate scaldare e versatevi un leggero strato di composto (quello necessario a ricoprire il fondo della padella), quando l'uovo inizierà ad addensarsi usando gli hashi (le bacchette lunghe che i giapponesi utilizzano per cucinare) o una spatola arrotolate la frittata su se stessa e mettetela di lato. 
Ripetete l'operazione fino a che tutto il composto non sarà finito. A questo punto lasciate raffreddare il vostro tamagoyaki e dopodichè tagliatelo a fette, servitelo con salsa di soia o per realizzare del sushi, o un bel bento! 😋

Itadakimasu! 😘


Leggende giapponesi Teru Teru Bozu: la bambolina che scaccia la pioggia!





Ohayoo amici e bentornati sul mio blog!😊
Oggi è un buongiorno all'insegna della pioggia, e personalmente non mi dispiace, ho sempre avuto un debole per la pioggia, di solito più la giornata è grigia e cupa e più io sono serena! Non so perchè, ma tutto ciò per me ha un che di magico...certo, se poi mentre fuori piove si potesse rimanere comodamente al calduccio della propria casa, con coperta, tè, libro e gattona che fa le fusa, diciamo che giornate così sarebbero la felicità. Ma, ahimè, non sempre le cose vanno come noi vorremmo...molto più probabile che pur con la pioggia si debba uscire per università, lavoro e impegni vari, e ci ritroveremmo puntualmente bagnati fino al midollo, capelli cotonati, mega pozzanghere sempre sul nostro cammino e zero voglia di vivere. Vabbè...
Ma niente paura! Pare che i giapponesi abbiano un rimedio super efficace per mandar via il maltempo, il Teru Teru Bozu, la bambolina che scaccia la pioggia e richiama il bel tempo! Aggiungerei che è anche un rimedio molto kawaii😍
Immagine correlata 

Tipico del folklore giapponese, questa bambolina può essere realizzata in carta o stoffa bianca ed è diffusa soprattutto in campagna, dove la si può trovare appesa fuori dalle finestre, dalle porte oppure anche  agli ombrelli per scacciare la pioggia e allo stesso tempo richiamare il bel tempo (infatti "teru" vuol dire brillare, mentre "bozu" sarebbe il monaco buddista, cui rimanderebbe la testa tonda dell'amuleto).
Secondo la leggenda, l'uso del Teru Teru Bozu deriverebbe dalla sua capacità di impaurire Amefushi, lo spirito della pioggia. Amefushi si diverte a fare i dispetti ai bambini impedendo loro di andare fuori a giocare, ma la vista del Teru Teru Bozu lo spaventerebbe così tanto da mandarlo via! 

Realizzare la vostra bambolina scaccia pioggia è semplicissimo, ecco a voi l'occorrente:
  • stoffa bianca
  • filo di cotone
  • ovatta 
  • nastrino colorato
  • pennarelli
Prendete la stoffa e segnate il centro  da cui farete passare il filo di cotone usando un ago, questo sarà il gancio per appendere la bambolina. Adesso avvolgete la stoffa attorna ad un batuffolo d'ovatta (ma volendo potreste usare anche un qualsiasi oggetto sferico), e bloccate con il nastrino. Il corpo del Teru Teru Bozu è pronto, non resta quindi che disegnare con i pennarelli occhi e bocca. 
Non vi resta che appenderlo e aspettare il risultato: se il giorno dopo il bel tempo è tornato l'amuleto va ringraziato donandogli un campanellino dorato, e magari una bella passeggiata insieme a voi!😉
Invece se come me siete amanti della pioggia non temete, posizionate il Teru Teru Bozu a testa in giù e la pioggia arriverà!😄


Curiosità: in Giappone il Teru Teru Bozu è protagonista anche di una filastrocca per bambini che recita così:

Teru Teru Bozu, Teru Bozu, portami il sole domani
Se il cielo sarà sereno come lo sogno
ti regalerà un campanello dorato.

Teru Teru Bozu, Teru Bozu, portami il sole domani
se ascolterai le mie preghiere
ti donerò del sake dolce.

Teru Teru Bozu, Teru Bozu
portami il sole domani
se sarà nuvoloso ti staccherò la testa.


Teru-Teru Bouzu, Teru Bouzu, ashita tenki ni shite o-kure.
Itsuka no yume no sora no you ni
haretara gin no suzu ageyo.

 Teru-Teru Bouzu, Teru Bouzu,
ashita tenki ni shite o-kure.
Watashi no negai wo kiita nara
amai osake wo tanto nomasho.

 Teru-Teru Bouzu, Teru Bouzu,
ashita tenki ni shite o-kure.
Sore de mo kumotte naitanara sonata no kubi wo chon to kiru zo.

L'origine di questa filastrocca in realtà  è tutt'altro che allegra, e di certo non è adatta ai bambini, infatti pare che durante un periodo di forti precipitazioni in cui il raccolto si stava rovinando, un monaco promise ai contadini di riportare il bel tempo, ma a quanto pare non riuscì nell'intento ed essi  per punizione lo decapitarono. E' una leggenda non proprio accettata da tutti, io personalmemte preferisco pensare che il riferimento al bozu sia solo dovuto alla forma sferica della testa dell'amuleto, decisamente meglio, no?😄

Spero questa piccola leggenda giapponese vi sia piaciuta e che il Teru Teru Bozu vi porti tante giornate serene, a presto!

Sayoonara!😘






Nikujaga

Durante i lunghi e freddi mesi infernali, cosa risclada più di un buon piatto caldo che profuma deliziosamente di casa? Ogni famiglia ha...