Konnichiwa amici del Giappone e bentornati sul mio blog!
Se vi chiedessi "che profumo ha per voi l'estate?", cosa rispondereste?
Io non avrei dubbi, vi direi profumo di libri! Quando ero piccola estate voleva dire libri! Vivevo proprio di fronte alla biblioteca comunale e amavo gironzolare tra quegli scaffali alla ricerca di nuovi libri. Quel profumo inconfondibile di carta, inchiostro e polvere ha un che di proustiano per me, ancora oggi è l'odore che più adoro e che immancabilmente riaccende i miei ricordi.
E se ancora mi chiedeste "che libro è l'estate?", io vi risponderei: un libro di narrativa per ragazzi. Seplice. Mio papà me ne regalava tantissimi, all'epoca andavano molto quelli del Battello a vapore, io li amavo! Erano racconti semplici, ma agli occhi della me bambini apparivano come meravigliose avventure. Ancora oggi la narrativa per ragazzi racchiude un fascino inestimabile!
Mi sono lasciata un po' trasportare dalla nostalgia, ma a mia discolpa devo dire che La città incantata al di là delle nebbie è di Sachiko Kashiwaba è il libro perfetto per tornare un po' bambini in questo afoso pomeriggio di inizio estate. Gli ingienti indispensabili per una magica avventura ci sono tutti, e Hayao Miyazaki ne sa qualcosa, visto che da questo racconto trasse ispirazione per la sua Città Incantata!
In tutta sincerità quando acquistai questo libro ero soprattutto atteatta dall'idea di rivivere le emozioni provate con il film, di ritrovare quei personaggi che tanto avevo amato. Ebbene, già dal primo rigo rimasi sorpresa. Poco ha a che vedere con il film Ghibli, ma superato il primo momento di stupore questo è uno dei motivi che me lo hanno fatto apprezzare di più. L'ambinetazione è diversa, i personaggi sono diversi, la trama è diversa, ma con tutto ciò, proseguendo nella lettura, saltano subito all'occhio particolari che richiamano alla mente il film, e la voglia di scoprirne altri ti spinge a leggere ancora una pagina, ancora un'altra pagina...e improvvisamente il libro è finito, e rimane quel soffuso senso di meraviglia e nostalgia che caratterizza la fine di un'avventura.
Vorrei non svelarvi troppo, quindi non scenderò nei dettagli ma posso dirvi che come è consuetudine della narrativa per ragazzi, si tratta di un romanzo di formazione. Seguiremo l'avventura estiva della piccola, insicura e un po' piagnucolona Rina a Valle della Nebbia. Con lei scopriremo le piccole meraviglie della Strada Matta e dei suoi bizzarri abitanti. Come la Stanza delle Necessità potteriana, Rina capirà presto che la Valle della Nebbia è il luogo senza tempo e senza luogo di cui nessuno conosce l'esistenza ma di cui tutti avremmo bisogno. E con lei lasceremo alle spalle le nostre insicurezze, impareremo il valore dell'impegno, impareremo a contare su noi stessi prima che su gli altri.
Compiremo il prmo passo verso la crescita, capiremo il valore di ciò che ci circonda, senza dimenticare quel tocco di fantasia che addolcisce la realtà.
Non aggiungo altro, se amate le favole, non potrete che amare questo racconto! 😊
"...da bambina, ogni volta che leggevo un libro, in qualche modo, pensavo a come avrei potuto andare a visitare i luoghi in cui era ambientata quella storia. Finite le scuole medie, mi accorsi che il mio mondo era già popolato di per sè da tantissime persone diverse e incredibili..."
Sayonara! 😘
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