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Cucina e anime. Da "Kiss me Licia" l'okonomiyaki!


Konbanwa amici del Giappone, e bentornati sul mio blog!

Oggi tuffo nel meraviglioso mondo degli anime con una ricetta strepitosa!
Per l'esattezza faremo un salto negli anni '80 tra boy band di dubbio gusto (ma che da ragazzine ci facevano battere il cuore, inutile negarlo), capelli cotonati, vecchietti sgorbutici e gattoni sempre affamati. Riaffiorano i ricordi? 
Ovviamente l'anime in questione è Kiss me Licia e la ricetta non può che essere l'okonomiyaki! 


Come dimenticare il vecchio e burbero Marrabbio e suo localetto specializzato in okonomiyaki? Andrea e Giuliano ne erano ghiotti e ne facevano scorpacciate spesso e volentieri e di certo Mirko non si faceva sfuggire l'occasione di presentarsi al locale per incontrare la dolce Licia, batticuore assicurato!
Ora, non vi è mai venuta voglia di assaggiare quella frittata preparata da Marrabbio? A me si, tantissima!😋



Okonomiyaki vuol dire letteralmente ciò che vuoi (okonomi) alla griglia (yaki), e prevede un impasto base fatto con uova, farina e acqua a cui si aggiungono foglie di cavolo verza tritate, secondo i propri gusti poi possono essere conditi con pancetta o gamberetti e l'immancabile salsa okonomiyaki. Si sprigiona un aroma incredibile, è davvero una delle ricette più sfiziose!
Ovviamente in Giappone l'okonomiyaki viene preparato soprattutto in localini specializzati, gli okonomiyaki-ya, su una piastra chiamata teppan, ma per farlo in caso andrà benissimo una padella antiaderente, prepararlo è davvero semplice e con pochi ingredienti e tempo minimo vi ritroverete davanti una cenetta giapponese di tutto rispetto!
 
Ingredienti per 2 okonomiyaki:
  • 2 uova
  • 90 g di farina
  • 3 foglie di cavolo verza
  • 50 ml cucchiai di brodo dashi
  • 1 pizzico di sale
Per guarnire:
  • 4-5 fettine di pancetta sottili
  • gamberetti (in alternativa)
  • salsa okonomiyaki
  • maionese
  • katsuboshi (tonnetto essiccato)
  • aonori (alga nori in polvere)
Procedimento:
Prendete le tre foglie di cavolo, lavatele, privatele della parte centrale più dura e tagliatele a pezzettini. Mettetele da parte e passata alla preparazione della pastella.

In una ciotola rompete le due uova, aggiungete la farina, il pizzico di sale e iniziate a mishiare con una frusta, aggiungendo a poco a poco il brodo dashi, ma fate attenzione, non dovrà risultare troppo liquida. Aggiungete ota il cavolo verza precedentemente affettato e mescolate per amalgamare il tutto.

Fate riscaldare una padella antiaderente unta con un filo d'olio,  prendete due fettine di pancetta (o i gamberetti se avrete optato per la versione con pesce) tagliatele in due e posizionatele sulla padella, facendole rosolare per 1-2 minuti. Versatevi sopra metà della pastella con cavolo, dovrete ricoprire la pancetta, e con l'aiuto di una spastola cercate di dargli una forma più tondeggiante possibile.

Fate cuocere circa 10 minuti per lato, eventualmente coprite la padella con un coperchio, otterrete un okonomiyaki più morbido. 

A cottura ultimata spennellate un lato con la salsa okonomiyaki, guarnite con maionese e qualche fiocchetto di tonno essiccato o aonori. Volendo anche con del cipollotto fresco. 

Gustatevi adesso il vostro okonomiyaki, e se voleste ricreare l'atmosfera nessuno vi dirà nulla se metteste in sottofondo Mirko e i suoi Bee Hive...così, tanto per dire! 😁

Itadakimasu!



Okonomiyaki: le origini. Kansai o Hiroshima? 
Non esiste piatto della tradizione che non abbia paternità contesa. L'okonomiyaki, come molte ricette della tradizione culinaria nipponica, non fa eccezione. La contesa in questo caso si gioca tra la regione del Kansai e Hiroshima, vediamo un po' le differenze tra le due ricette.  
Le voci che parteggiano per la versione di Osaka ne fanno risalinere le origini agli anni trenta del Novecento, la ricetta in questione sarebbe costituita da un impasto di uova, acqua, farina e cavolo verza cotti sulla piastra insieme. A differenza della versione di Hiroshima, risalente all'immediato dopoguerra, che prevede invece una cottura separata dei vari componenti: prima la pastella, a cui si aggiungono in successione pancetta, pesce e soprattutto la yakisoba. Decisamente una versione più sostanziosa!
Chi l'avrà vinta in questa disputa? Beh, in fondo non ha importanza, rimane il dato di fatto innegabile che entrambe le versioni sono deliziose, possiamo benissimo deliziarci con entrambe, giusto?😄



Spero che la ricetta sia stata di vostro gusto, appuntamento come sempre alla prossima!
Sayonara! 😘

Matchamuffin vegani con gocce di cioccolato


Konnichiwa amici del Giappone, e bentornati sul mio blog!

Oggi festeggiamo l'inizio della primavera con un dolcetto profumato, leggero e assolutamente vegano: matchamuffin con gocce di cioccolato!

E vi dirò di più, se avete amici vegani questo è il dolce che li conquisterà, perchè li realizzeremo totalmente vegan free! Ma non fatevi ingannare, saranno pur vegani, ma rimangono buonissimi ed incredibilmente soffici, oltretutto mancando ingredinti di origine animale, di solito dall'aroma piuttosto coprente,il matcha rilascerà maggiormente il suo delicato profumo.
Le gocce di cioccolato poi danno il tocco in più, e anche se non ci avrei scommesso molto, matcha e cioccolato insieme spaccano! 
Non mi dilungo oltre, sono talmente semplici che c'è davvero poco da dire, vedrete! Ecco la ricetta.😉

Ingredienti per circa 12 muffin:
  • 300 g di farina 00
  • 3 cucchiaini di matcha in polvere
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • 240 ml di latte d'avena
  • 100 g di zucchero
  • 60 ml di olio di semi di girasole
  • 70 g di cioccolato fondente
Procedimento:
In una ciotola setacciate gli ingredienti secchi: farina, lievito e matcha.

A parte lavorate lo zucchero e l'olio fino a creare un'emulsione, aggiungete a questo punto il latte d'avena e continuate a mescolare.

Unite al composto così ottenuto le polveri e lavorate fino ad amalgamare per bene e ottenere un composto liscio e senza grumi.

Tritate adesso il cioccolato fondente, abbastanza grossolanamente, e con l'aiuto di una spatola incorporate al composto.

Accendete il forno ad una temperatura di 180°, versate l'impasto negli appositi pirottini per muffin (durante la cottura il volume aumenterà di parecchio, riempite quindi il pirottino solo per tre quarti). 
Fate cuocere a forno statico per circa 25 minuti, tenendo comunque d'occhio la cottura.

Io vi consiglio di gustare questi muffin appena tiepidi, ma sotto una teca di vetro si conservano per 1-2 giorni. 

Itadakimasu!



Spero che questa ricetta flash sia stata di vostro gradimento, vi lascio in ottima compagnia e con la casa pervasa dall'aroma del matcha. Alla prossima!
Sayonara 😘

Ramen in stile Hokkaido


Konnichiwa amici del Giappone e bentornati sul mio blog!
Parecchio tempo è passato dal mio ultimo post, ma purtroppo per una serie di sfortunati eventi (ed impegni), mi sono ritrovata senza una briciolo di tempo.


Per espiare le mie colpe ho deciso quindi di proporvi una ricettona, un ramen ovviamente! Ma un ramen particolare, realizzato secondo la ricetta diffusa nella regione dell'Hokkaido. O almeno un mio arrangiamento di questa ricetta.
Lo scoprii una sera guardando Kimi ni todoke (Arrivare a te nella traduzione italiana), l'anime tratto dal meraviglioso manga di Karuho Shiina, e mi incuriosì parecchio perchè era apparentemente diverso dal classico ramen.


Decisi allora di usufruire dell'internet per fare qualche ricetta ed effettivamente si discosta un po' dal ramen che siamo abituati a mangiare.
Si tratta di un ramen a base di miso (la pasta di soia fermentata), ed è parecchio piccante data l'aggiunta di chili, oltretutto vi è aggiunto del mais dolce. Insomma ero parecchio curiosa e ho deciso di prepararlo, un po' alla buona diciamo, ma il risultato finale non  mi è dispiaciuto.
Solo un appunto. Non è certo difficile da preparare in casa, ma richiede tanti passaggi e soprattutto ricordate che le uova andranno messe a marinare in frigo almeno qualche ora. Quindi armatevi di pazienza e di tempo, soprattutto di tempo!

Ingredienti per 2 persone:
  • 700 ml di brodo dashi
  • 150 g di noodles 
  • 2 cucchiai abbondanti di pasta di miso (miso di riso nel mio caso)
  • 150 g di macinato di carne bovina
  • 3 cucchiai di passata di pomodoro
  • 1 cucchiaino di shichimi togarashi o peperoncino
  • 10 g di zenzero fresco
  • 1 spicchio d'aglio 
  • 1 cucchiaio di sake 
  • 1 cucchiaio di mirin
  • 1 cucchiaio di salsa di soia
  • 1 cucchiao di olio di semi di sesamo 
  • 1 uovo marinato 
Per il mais dolce:
  • 80 g di mais in scatola
  • 35 g di burro
Per guarnire:
  • sesamo bianco
  • porro tagliato a rondelle sottili
  • alga nori
Procedimento:

Per quanto riguarda l'uovo marinato, il passaggio che necessita più tempo, vi rimando alla precedente ricetta del ramen, la trovate cliccando qui

Iniziamo con il preparare il brodo del nostro ramen. In una pentola mettete a scaldare circa 700 ml di brodo dashi nel quale andrete ad aggiungere i lo zenzero grattugiato, lo spicchio d'aglio privato della buccia, 1 cucchiaio di salsa di soia, 1 cucchiaio di mirin, 1 cucchiaio di sake e 1 cucchiaio di olio di sesamo. Portate ad ebollizione e fate cuocere per circa 10 minuti. Spegnete e tenete da parte al caldo. 

Passiamo adesso alla carne. In una padella fate scaldare due cucchiai di olio di semi e fatevi soffriggere il tritato di carne. Quando risulterà ben rosolata aggiungete i tre cucchiai di passata di pomodoro e il cucchiaino di shichimi togarashi (o il alternativa il peperoncino), mescolate per bene e fate cuocere per circa 10 minuti. Mettete anche la carne da parte. 
Prepariamo anche il mais dolce. Sciogliete il burro in una padella a fuoco lento, aggiungete il mais e fate saltare per 5-10 minuti. Mettete da parte.

A questo punto non ci resta che cuocere i nostri noodles in abbondante acqua seguendo i tempi di cottura indicati dalla confezione (vi suggerisco di non aggiungere sale perchè il brodo sarà già abbastanza saporito) e poi passare all'impiattamento.

Prendete due ciotole da ramen e all'interno di ognuna versate 1 cucchiaio di pasta di miso, diluitela con due cucchiai di brodo e mischiate energicamente fino ad ottenere un composto se non liquido almeno molto morbido (eventualmente potreste filtrare il composto ottenuto). Sopra il miso versate i noodles e ricopitre con il brodo dashi che avrete prima filtrato. A questo punto aggiungete da una parte il trito di carne e il mais dolce e dall'altra metà uovo marinato. Completate con il porro tagliato a rondelle e con quadrato di alga nori in un angolo. Io ho poi aggiunto un po' di sesamo bianco tostato, ma è un passaggio assolutamente facoltativo.



Spero che la (lunga) ricetta sia stata di vostro gradimento, nonostante la primavera imminente fa ancora parecchio freddo quindi un bel ciotolone di ramen non dispiace mica, no?😉
Vi do' appuntamento alla prossima nella speranza che non sia troppo distante!

Sayonara 😘

Nikujaga

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