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Korokke e yoshoku: la cucina giapponese di ispirazione occidentale


Ohayo amici del Giappone e bentornati sul mio blog! 😊

Da quando mi sono imbarcata sul treno che porta alla scoperta della cultura e della cucina giapponese le sorprese sono state davvero tante. Da frequentatrice di ristoranti giappo ero ingenuamente convinta che per cucina giapponese si intendesse parlare solo di sushi...e invece no!
Quanti piatti meravigliosi ci riserba! 😍

Approcciandosi alla cucina nipponica subito si noterà una distinzione importante al suo interno tra washoku, la cucina tradizionale, e yoshoku che letteralmente è interpretabile come "piatto occidentale". Parlando di yoshoku è bene comprendere che, pur trattandosi di piatti di ispirazione occidentale, oggi fanno parte a pieno titolo della tradizione culinaria giapponese; infatti durante il periodo Meiji (1868-1912) per decreto imperiale la politica di isolamento cessò e questi piatti furono introdotti con l'idea che la maggiore prestanza fisica degli occidentali fosse dovuta anche alla loro diversa dieta. Ovviamente i piatti in questione subirono un adattamento e a determinati ingredienti occidentali di difficile reperibilità e prezzi non proprio alla mano si sostituirono prodotti locali.
Ecco così che negli yoshokuya, ristoranti specializzati, è possibile trovare omurice, ebi fry (gamberoni impanati nel panko e fritti), kasutera (un dolce molto simile al pan di Spagna), tonkatsu (cotoletta di maiale panata e fritta) e korokke (crocchette di patate), e gustarli sarà una goduria! 😁

Premessa a parte, oggi voglio proporvi proprio le korokke, buonissime polpette di patate con carne (ma se preferite potete anche ometterla la carne e realizzare una versione vegan friendly passandole nell'olio di semi anzichè nell'uovo) servite con salsa tonkatsu o con salse a vostra scelta, sono croccanti e buonissime e se voleste organizzare una serata a tema Japan vi consiglio di inserirle nel menù perchè saranno la gioia di chi con la cucina giapponese non va poi così d'accordo e poi sono davvero facili da realizzare! 😉

Ingredienti per circa 15 crocchette:
  • 500 g di patate lesse e sbucciate
  • 100 g di manzo macinato
  • 1 piccola cipolla 
  • 1 cucchiaio di salsa di soia
  • 1 cucchiaino di mirin (facoltativo)
  • sale e pepe q.b. 
  • olio di semi per friggere
  • salsa tonkatsu 
Per la panatura:
  • panko q.b.
  • fanina q.b.
  • 2 uova
Procedimento:
Iniziate col ridurre in purea le patate e mettetele da parte.
In una padella fate soffriggere la cipolla affettata molto finemente e aggiungete il macinato, fate rosolare fino a quando la carne sarà ben cotta. A questo punto aggiungetela alla purea di patate insieme a salsa di soia, mirin, sale e pepe e amalgamate il tutto per bene.
E' il momento di passare alla panatura. Aiutandovi con le mani formate delle crocchette dalla forma piuttosto appiattita e passate nella farina, nell'uovo e infine nel panko. 
Friggete le vostre crocchette in abbondante olio caldo facendo attenzione a mantenere costante la temperatura dell'olio (180°) in modo che non si brucino e che non assorbano troppo olio.
Servite ben calde per assaporare tutta la loro croccantezza e accompagnate con salsa tonkatsu o con altre salse a vostra scelta! 
Itadakimasu!


Anche l'appuntamento di oggi finisce qui, spero che questo breve exursus sulla cucina giapponese e la yoshoku sia stato di vostro gradimento e vi do come sempre appuntamento alla prossima! 

Sayonara 😘

Matchamisù


Konnichiwa amici del Giappone e bentornati sul mio blog! 😘

Se siete ghiotti di tiramisù, come la sottoscritta, ma siete stufi della classica anche se insostituibile ricetta, il matchamisù è il dolce che vi verrà in soccorso! 
Per ogni giappo friend che si rispetti questo è un must da provare e che vi sia sconosciuto mi pare impossibile, tutti ne parlano, tutti postano sue foto, è ovunque! Ovviamente anche io volevo assolutamente provarlo, ma nella mia città i ristoranti giappo-cinesi non si sono ancora decisi a inserirlo nel menù, quindi l'alternativa era andare in Giappone o arrangiarsi e  prepararlo in casa...purtroppo al momento la seconda opzione si è rivelata quella più abbordabile. 😆
Fortunatamente è semplicissimo da preparare e in realtà non differisce molto dall'originale, almeno per il procedimento, infatti vi basterà aggiungere alla crema al mascarpone della polvere di matcha e bagnare i savoiardi nel tè anzichè nel caffè...e il gioco è fatto! 
Il tiramisù che ne viene fuori ha un sapore molto particolare, delicato e profumato e il contrasto tra la crema dolce e l'amaro della bagna a parer mio è piacevolissimo. 
Dopo questa lunga e usuale premessa eccovi la ricetta! 😊

P.S. Io ho composto il mio matcha misù all'interno di barattoli (quelli per le conserve in pratica), ma se questo dolce risultasse per voi talmente delizioso da ritenere due monoporzioni non sufficienti a soddisfare il vostro appetito, raddoppiate le dosi e componete il matchamisù direttamente all'interno di una teglia da portata!😁

Ingredienti per due monoporzioni:
  • 2 uova
  • 75 g di zucchero
  • 250 g di mascarpone
  • 1e 1/2 cucchiaino di matcha
  • 1 stecca di savoiardi 
Per la bagna:
  • 200 ml di acqua bollente
  • 1 cucchiaino di matcha
Procedimento:
Iniziamo con il preparare la bagna. In una ciotola mettete il cucchiaino di matcha, versatevi un po' di acqua bollente e con una frusta sbattete fino a sciogliere il tè per bene, dopodichè versate il resto dell'acqua, mescolate ancora un po' e mettete da parte.
Per la crema separate i tuorli dagli albumi, mettete questi ultimi in frigo e in una ciotola montate a crema i tuorli con metà dose di zucchero, quando otterrete un composto chiaro e spumoso aggiungete il mascarpone e la polvere di matcha setacciata.
Riprendete gli albumi dal frigoe iniziate a montare e quando saranno già parecchio spumosi aggiungete il restante zucchero, continuate a montare fino ad ottenere una neve ben ferma. Con una spatola aggiungete delicatamente gli albumi alla crema di uova e mascarpone fino ad amalgamare per bene.
Adesso possiamo assemblare il dolce. Prendete i barattoli, ben lavati e asciugati, e create al loro interno il matchamisù alternando uno strato di savoiardi bagnati nel tè precedentemente preparato e uno di crema, fino ad arrivare al bordo (io ho usato dei barattoli da 300 g). Completate con una spolverata di matcha e riponete in frigo per un'oretta o fino al momento di servire.  
L'uso dei barattoli è molto pratico, nel caso in cui infatti voleste gustare il matchamisù a conclusione di un bellissimo picnic all'aria aperta, chiudete il barattolo con il suo coperchio e portatelo con voi senza aver paura di verdarlo o di schiacciarlo! 😊
 

Spero la ricetta vi sia piaciuta e se il matcha è una vostra grande passione cliccate qui per la ricetta dei biscotti frollini al matcha e qui per la torza zebrata vaniglia e matcha!
Con questo vi saluto e vi do appuntamento alla prossima!

Sayonara 😘

Il paradiso dei fiori in Giappone: Hitachi Seaside Park


La collina di Miharashi e la sua distesa di nemophila blu

Konnichiwa amici del Giappone e bentornati sul mio blog!😊

Maggio è iniziato e sembra in tutto e per tutto ottobre, pioggia e cielo nuvoloso e della primavera solo un vago ricordo. Bisogna quindi colorare un po' queste giornate, mettetevi comodi e, almeno con la fantasia, voliamo in Giappone per passeggiare tra i viali di un vero e proprio paradiso dei fiori, l'Hitachi Seaside Park!

Parlando di Giappone e fiori inevitabilmente la prima cosa che viene in mente è la bellissima fioritura dei sakura tra marzo e aprile, chi non ha mai sognato di potervi assistere almeno una volta nella vita? 
Ma la fioritura dei sakura è tanto bella quanto labile e se si vuol godere di momenti magici ammirando la natura durante tutto l'anno l'Hitachi Seaside Park è il posto perfetto! 😊
Collocato nella prefettura di Ibaraki, a circa due ore di treno da Tokyo, con i suoi 350 ettari si affaccia direttamente sull'Oceano Pacifico e offre la possibilità di ammirare innumerevoli varietà di piante che si susseguono durante tutto l'anno, uno spettacolo che vi lascerà davvero estasiati.
Se la stagione invernale è resa briosa da ice tulip e gigli tigrati, la primavera e il festival Suisen Fantasy regalano lo spettacolo di oltre 600 varietà di profumatissimi narcisi e a festival ormai concluso è il momento di assistere ad un altro evento magico, presso il Tamago no mori (Foresta delle uova) infatti sarà possibile essere catapultati in un mondo di colori e profumi grazie alla fioritura di oltre 200 varietà di tulipani, uno spettacolo impressionante davvero imperdibile!

Tamago no mori e i suoi coloratissimi tulipani

Ma forse è tra aprile e maggio che la vera magia ha inizio, infatti la collina di Miharashi si tramuta in un oceano di petali blu grazie alla fioritura di circa 4 milioni di nemophile blu, i fortunati visitatori si troveranno immersi in un mondo dove l'unione di cielo, oceano  e distesa fiorita creeranno un immenso spazio che sembrerà non avere confini.
Se invece siete amanti dei colori caldi, delle atmosfere autunnali e del rosso scarlatto dei momiji (gli aceri giapponesi), all'Hitachi Seaside Park tra settembre e ottobre trovere intere dune ricoperte di cipressi d'estate, i kochia di colore rosso...insomma un parco che offre spettacoli per ogni gusto!

Le dune ricoperte da rossi kochia


Tra immense città avveniristiche sembra quasi impossibile che solo a qualche ora di distanza sia possibile godere di uno spettacolo del genere totalmente immersi nella natura, eppure la magia del Giappone è anche questo, un attimo prima sei tra luci, suoni e caos di enormi città, l'attimo dopo puoi trovarti immersa nella spiritualità dei suoi paesaggi naturali. A mio parere questi due elementi, parlando di Giappone, sono inscindibili. 

Spero che l'articolo sia stato di vostro gradimento e se vi trovare a passare per il Giappone questo meraviglioso parco dovrebbe assolutamente ientrare tra i must da vedere! 😉 
Un saluto e vi do appuntamento alla prossima! 

Sayonara! 😘

Nikujaga

Durante i lunghi e freddi mesi infernali, cosa risclada più di un buon piatto caldo che profuma deliziosamente di casa? Ogni famiglia ha...