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Ochazuke: antiche tradizioni in cucina


Ci sono piatti della cucina giapponese celebri in tutto il mondo (una fama meritata ovviamente) come il ramen, il sushi, il kare raisu e così via. E poi ci sono piatti che appartengono ad una tradizione molto antica che magari non godono della stessa fama ma di cui non si può mettere in discussione l'importanza...e la bontà! 
E' il caso dell'ochazuke, conosciuto anche come chazuke. Letteralmente "immergere nel tè", infatti non si tratta d'altro che di riso bianco cotto al vapore su cui viene versato del tè verde e vari ingredienti.

Prima di scoprire come viene effettivamente preparato questo piatto, vediamo un po' le sue origini. Si tratta di un piatto originariamente povero e molto antico, già diffuso a partire dal periodo Heian (794-1185). Poichè il tè era in quel periodo un bene riservato solo ai ceti più abbienti, veniva inizialmente preparato utilizzando al suo posto dell'acqua calda. Fu a partire dal 1191, quando il monaco buddista Eisai portò con sé dalla Cina delle piantine di tè che coltivò vicino a Kyoto, che il tè caldo sostituì l'acqua nella preparazione dell'ochazuke.

Ma come si prepara? Semplicemente si usa del normale shiro gohan al vapore, va benissimo anche quello avanzato dal giorno prima, e si versa su di esso del tè verde. 
Le varietà di tè utilizzate sono solitamente tre:
  • Sencha
  • Genmaicha 
  • Hojicha 
Non essendo un piatto codificato da una ricetta in particolare, è possibile incontrarne diverse varianti. Una di queste ad esempio prevede di miscelare insieme tè verde e brodo dashi per un piatto più ricco di nutrienti. Oltretutto è possibile arricchirlo ulteriormente aggiungendo svariati ingredienti, in tal caso date pure libero sfogo alla fantasia (e a quello che il vostro frigo ha da offrire)!

Io ad esempio ho utilizzato del salmone affumicato, cipolletta fresca e sesamo bianco, ma vanno benissimo anche pesce fresco, sashimi, umeboshi (prugne in salamoia), wasabi, alghe, verdure o carne bianca.
Nella mia ricetta ho utilizzato del semplice tè verde sencha, il tè che i giapponesi bevono quotidianamente, e non ho utilizzato il dashi preferendo un sapore più semplice e delicato.
Il risultato era ottimo, è un piatto perfetto per quelle giornate fredde e uggiose in cui non si ha voglia di perdere tanto tempo ai fornelli, e riscalda! Volendo sarebbe perfetto anche per un bento, si dovrebbe semplicemente prepare il tè e tenerlo al caldo in un termos!



Una piccola curiosità
A Kyoto questo piatto è conosciuto come bubuzuke, secondo una diceria popolare pare che se un'abitante della città prepari ad un ospite un piatto di bubuzuke, vorregli lasciargli intendere che la sua presenza non è più gradita. Sarà vero? Chissà, per sicurezza se andaste a Kyoto e vi offrissero un piatto di bubuzuke, vi consiglierei di rivedere il vostro comportamento!😂


Spero che l'articolo di oggi sia stato di vostro gradimento, non si è trattato di una vera e propria ricetta, ma se amate un paese come il Giappone, così ricco di tradizioni, conoscere anche quelle meno famose all'estero può solo arricchire! Detto ciò, appuntamento alla prossima!

Sayonara 😘

Nikujaga

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